Uno contro tutti
Avendo trattato di risk management, affronto una questione che forse non è immediata quando si inizia ma poi prende importanza. E cioè che molti di quelli con cui avremo a che fare sono potenziali concorrenti. Non voglio apparire fobico, ma è vero che spesso i nostri nuovi fornitori, i nostri distributori, i nostri partner e i nostri eventuali dipendenti saranno i nostri potenziali concorrenti più temibili. Ciò è più vero in alcuni settori che in altri, ma va sempre tenuto a mente che il principale interesse degli operatori del settore è trovare un’opportunità di business. Come difenderci? La cosa più importante è tenere conto del rischio e adattare la propria organizzazione, evitando ad esempio che il proprio fornitore sia interessato a offrire autonomamente il servizio. Un’altra regola è accertarsi che il nostro ruolo dia un valore aggiunto di difficile sostituzione. E cioè chiedersi ricorrentemente: “cosa impedisce ai miei partner di fare le stesse cose senza di me?” (ciò vale sopra tutto all’inizio, quando non abbiamo una clientela o un’organizzazione da apportare – abbiamo solo un’idea in testa, quindi siamo più che mai fungibili). E se possibile innovare continuamente, in modo che chi ci copia arrivi solo dove ... noi non siamo più!
Per evitare di alimentare troppo le fobie di chi si lancia in questo tipo di avventura concludo con una nota positiva: per la mia esperienza la maggior parte delle persone con cui avrete a che fare sarà onesta e generosa, vi regalerà disinteressatamente la propria esperienza e un po’ del proprio tempo, parteciperà emotivamente al vostro entusiasmo e vi augurerà di avere successo. E l’esperienza umana che in ogni caso vi rimarrà sarà impagabile (commento di qualcuno: “anche perché non avrete più una lira ...”).
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